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Dalla cura per la casa ai lavoretti

Per i dieci ragazzi della nuova struttura ache questo è essere autonomi.

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Attività diurne alla mattina secondo le passioni di ciascuno, tempo libero e commissioni nel pomeriggio, riposo la notte.

Questa è la vita che conducono quotidianamente i dieci ragazzi con disabilità ospiti della nuova struttura abitativa di via Mirabelli, inaugurata lo scorso 29 maggio e realizzata grazie ai fondi raccolti dalla Fondazione "Dopo di Noi" presieduta da Roberto Mori, e da una corposa partecipazione di alcune famiglie.

Attualmente non tutti i e dieci ragazzi si trovano in struttura: qualcuno è partito per il mare grazie alle vacanze organizzate dalla cooperativa Come Noi in quel di Bellaria (RN), qualcun altro invece arriverà a settembre.

Sei operatori della cooperativa Come Noi, a turno, aiutano i ragazzi a costruire il loro progetto di vita, sulla base delle esigenze e dei bisogni di ciascuno. "A Casa Mia", nella nuova struttura di via Mirabelli si respira un'aria di grande serenità. In pochi mesi, i ragazzi hanno dato vita a una vera e propria comunità di amici, una grande famiglia che convive all'interno delle stesse mura.

Le passioni, le attività, le commissioni di "lavoro" e il riposo: la giornata tipo dei dieci ragazzi che vivono in autonomia

C'è spazio per tutto: dalla passione per i film, alla Play Station al tempo libero per lo sport. Senza mai tralasciare le pulizie domestiche

Attualmente non tutti i e dieci ragazzi si trovano in struttura: qualcuno è partito per il mare grazie alle vacanze organizzate dalla cooperativa Come Noi in quel di Bellaria (RN), qualcun altro invece arriverà a settembre.

Sei operatori della cooperativa Come Noi, a turno, aiutano i ragazzi a costruire il loro progetto di vita, sulla base delle esigenze e dei bisogni di ciascuno. "A Casa Mia", nella nuova struttura di via Mirabelli si respira un'aria di grande serenità. In pochi mesi, i ragazzi hanno dato vita a una vera e propria comunità di amici, una grande famiglia che convive all'interno delle stesse mura.

È un ambiente familiare personalizzato, in cui tutti si dividono i compiti da svolgere in maniera democratica. Mercoledì u.s. 21 luglio, erano presenti nella struttura cinque ragazzi e due educatori Simone L. e Letizia. I cinque ragazzi, ovvero Andrea, Eros, Manolo, Sergio  e Simone V. hanno raccontato le loro passioni e i loro compiti all'interno della struttura abitativa. "Sono un grande appassionato di film storici e di fantascienza - racconta Simone V. - e nel tempo libero io e Sergio guardiamo tantissimi Dvd. Ho una compagna che abita con i suoi genitori e con suo fratello. Durante il giorno ci vediamo.

Oltre a guardare film, mi piace anche giocare alla Play Station e mi piace fare attività in bicicletta". Simone ha come compito quello di passare l'aspirapolvere e fare le pulizie di casa.

A Sergio, invece, piace curare l'orto sociale di Casa Madre. è lui l'addetto alla cucina, appassionato cuoco che prepara un sacco di prelibatezze per tutti i compagni. Eros, invece, è un ragazzo di Vigevano, In carrozzina, parla attraverso un quaderno pensato apposta per le sue esigenze. "Sono arrivato il 14 giugno - spiega Eros -  con il primo gruppetto di ragazzi che si è insediato. Già da parecchi anni però, frequentavo i servizi diurni di Anffas". Eros apparecchia la tavola, contribuendo in modo efficace ai compiti della casa.

Manolo, poi, è un vero e proprio appassionato di attività fisica. Frequenta gli Amici del Cammino ed ogni occasione per muoversi, lui la accetta sempre di buon grado. "Nel tempo libero - afferma Manolo - a volte gioco ai videogame oppure guardo qualche Dvd. Mi piace molto, però, stare all'aria aperta. Con gli Amici del Cammino, quando organizzano le escursioni, vado a fare le gite con loro. Una volta all'anno vado fino al Santuario della Madonna delle Bozzole a piedi, e una volta sono arrivato addirittura fino a Pavia seguendo la via Francigena". Manolo , in casa, si occupa di lavare i piatti e di fare e disfare la lavastoviglie. Inoltre, con Sergio, si dividono il compito di bagnare i fiori.

"All'interno della casa c'è un grande senso di vita comunitaria - aggiunge Simone Lambra, educatore della cooperativa Come Noi - . Al mattino i ragazzi stanno con i loro compagni e amici nei servizi diurni e residenziali. Partecipano alle attività lavorative e il più possibile inclusive. Con una parte dei ragazzi ci rechiamo in Biblioteca, altri invece si recano presso la sede di Villa Gregotti in corso Garibaldi. Alcuni vanno con i mezzi propri (bicicletta) o a piedi, altri invece con i nostri mezzi. Al pomeriggio tornano qua, a casa loro, fanno le loro cose, si parla e si fa il caffè. Poi ad una certa ora si prepara la cena, si fanno le commissioni e si va a fare la spesa". Grazie a servizi diurni, i ragazzi che coabitano nella struttura si conoscevano già da molto tempo, e questo ha contribuito a realizzare quel clima familiare che si respira entrando all'interno.

Un grande esempio di vita comunitaria che dovrebbe essere preso come modello di riferimento da tutti.

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