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La classe degli asini
15 novembre 2016
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la fiction
"La classe degli asini" una storia liberamente ispirata alla vicenda reale di Mirella Antonione Casale, insegnante e mamma di una bimba con disabilità, che, nella seconda metà degli anni 60, cominciò una strenue lotta per il riconoscimento del diritto ai ragazzi con disabilità di frequentare insieme agli altri bambini la scuola dell'obbligo. Grazie anche alle sue battaglie il Parlamento Italiano approvò nel 1977 una legge che cancellò definitivamente le aberranti "classi speciali".
Mirella Antonione Casale, che nella fiction è interpretata da Vanessa Incontrada, oltre ad essere una docente, è una "mamma Anffas": una delle tantissime mamme di persone con disabilità, specie intellettiva e/o relazionale, che in tutta Italia si sono battute e si battono ancora oggi, con coraggio, impegno e determinazione, per l'affermazione dei fondamentali diritti dei propri figli, tra cui quello del diritto ad avere un'istruzione inclusiva e di qualità rappresenta sicuramente un punto cardine. Al suo fianco, anche un papà Anffas - il marito, Felice Casale (interpretato da Fabio Troiano) - ed un illuminato insegnante - Felice Giuliano (interpretato da Flavio Insinna).
"Siamo davvero entusiasti" - commenta il Presidente Nazionale Anffas Onlus Roberto Speziale - " della possibilità di vedere un importante riflettore su una questione, come quella dell'inclusione scolastica degli alunni con disabilità, che ha una lunga ed importante storia alle spalle, che però non si è ancora conclusa e che rappresenta quindi ancora un tema molto attuale."
"Il diritto ad una scuola inclusiva e di qualità per tutti gli alunni, compresi quelli con disabilità, anche ad alta intensità di sostegni (ma non solo), è infatti oggi - grazie anche alle battaglie ed a storie come quella che ieri sera abbiamo avuto la possibilità di conoscere ed approfondire sul piccolo schermo e di cui le famiglie Anffas sono state molto spesso protagoniste - ben definito nelle Leggi Italiane, ma purtroppo la strada da percorrere è ancora lunga." - prosegue il Presidente - "Ogni giorno riceviamo segnalazioni da ogni parte d'Italia sulle difficoltà che gli studenti con disabilità incontrano nell'accedere al sistema scolastico in situazioni di pari opportunità e liberi da discrimanizioni e la nostra Associazione è costantemente al fianco delle famiglie per combattere queste battaglie".
"E per questo - continua Speziale - "che quando la nostra sede nazionale è stata contattata dalla redazione televisiva che stava ideando il programma, abbiamo accolto con interesse ed entusiasmo questa iniziativa e ci siamo attivati subito per prestare la nostra massima collaborazione, individuando la storia di Mirella quale esempio importantissimo di voglia ed impegno per il cambiamento e anche dell'apporto che centinaia, migliaia di cittadini, spesso partendo dalla propria condizione ed esperienza di vita, ogni giorno silenziosamente realizzano a beneficio dell'intera comunità."
"Conoscere il passato e la storia dell'inclusione scolastica in Italia" - prosegue il Presidente - " è molto importante ci consente di comprendere fino in fondo cosa fossero le classi speciali, che cosa è cambiato con l'introduzione delle scuole inclusive e soprattutto ci impedisce, almeno speriamo, di fare passi indietro - come spesso temiamo - rispetto agli importanti traguardi raggiunti in un'area così fondamentale per la vita ed il futuro di tutti i bambini e ragazzi".
"Il nostro auspicio" - conclude Speziale - "è quindi che anche grazie ad iniziative come quella di ieri sera abbiamo avuto l'opportunità di approfondire e far conoscere a tutti i cittadini italiani, aumenti la consapevolezza su cosa significa disabilità, sul perchè l'inclusione non è solo giusta, ma necessaria, e di come le persone con disabilità e le loro famiglie abbiano necessità di moltissimi alleati: nella fiction, per Mirella, si tratta dell'insegnante Felice, nella vita reale l'alleato può essere ciascuno di noi, ciascuno di voi. Non dimentichiamolo!"