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Inaugurato a Mortara il nuovo servizio per l'avviamento alla vita indipendente per il "Dopo di Noi"
Giovedì 30 novembre 2017 è stato inaugurato A Mortara il nuovo servizio territoriale per l’avviamento al dopo di noi ed alla vita indipendente realizzato dalla Cooperativa Sociale Anffas COME NOI attraverso i fondi regionali stanziati da ATS PAVIA ai sensi della dgr 4531/2015.
Hanno partecipato all’inaugurazione il Sindaco di Mortara Marco Facchinotti, il consigliere Regionale di Mortara Silvia Piani, il Direttore Socio-Sanitario ATS Pavia dott.ssa Elena Pirola, il Direttore Dipartimento ASSI ATS dott.ssa Loredana Niutta, l’assessore ai servizi sociali del Comune di Mortara Paola Baldin.
Erano presenti anche il Consigliere Regionale Vittorio Pesato, il dott. Giovanni Belloni in rappresentanza dell’Ordine dei Medici della provincia di Pavia oltre a numerosi Sindaci e funzionari dei Comuni della Lomellina che attualmente sostengono i servizi della cooperativa sociale Anffas COMENOI di Mortara.
Silvia Piani e il sindaco di Mortara Marco Facchinotti al taglio del nastro.
Il momento inaugurale di questo nuovo servizio ha costituito un’occasione importante per una riflessione condivisa con gli amministratori locali sulle ipotesi di innovazione attualmente in essere presso la realtà Dopo di NOI di Mortara con particolare riferimento ai temi della de-istituzionalizzazione e della vita indipendente, del budget di salute e delle più articolate strategie di governance della presa in carico delle persone con disabilità all’interno della riforma socio-sanitaria varata con la legge 23/2015.
La presidente della Cooperativa Sociale Come NOI Elisabetta Amiotti ha dato il benvenuto ai diversi rappresentanti istituzionali intervenuti al “battesimo” del nuovo servizio illustrando ai presenti che servirà per avviare le persone con disabilità alla vita indipendente per il dopo di NOI
lo inauguriamo oggi - ha spiegato la presidente Amiotti - perché abbiamo concluso l’iter progettuale relativo al finanziamento regionale erogato da ATS Pavia per realizzare questo progetto in conformità alla dgr 4531 del 2015 con cui Regione ha deciso di finanziare investimenti strutturali per promuovere la vita indipendente delle persone con disabilità
Un servizio di avviamento alla vita indipendente – ha proseguito Amiotti - arricchisce il progetto sociale della nostra cooperativa ANffAS di Mortara inserendo all’interno del nostro centro polifunzionale un presidio per accogliere in via temporanea le persone con disabilità che intendono avviare un percorso di preparazione per emanciparsi gradualmente dai genitori prima del venir meno delle loro capacità di cura.
La COMENOI ha aderito a questo finanziamento perché promuovere la vita indipendente delle persone con disabilità costituisce oggi la MISSION della nostra realtà Anffas di Mortara composta da Associazione Anffas, Cooperativa sociale COME NOI e Fondazione locale Dopo di NOI
Il servizio di avviamento alla vita indipendente e al dopo di NOI costituisce quindi un punto di appoggio importante per le persone con disabilità e per i loro genitori per momenti di sollievo temporaneo e per periodi programmati di accoglienza organizzati per preparare i figli con disabilità ad emanciparsi gradualmente dai genitori una volta raggiunta l’età adulta e per supportare gli enti locali e le istituzioni nella costruzione dei progetti individuali per la vita indipendente, architrave portante di tutta la legge Dopo di NOI.
Il compito ed il ruolo di questo servizio assume oggi un carattere strategico con l’entrata in vigore della Legge sul Dopo di NOI che proprio dalle esperienze di vita indipendente come quella di Mortara ha mutuato alcuni dei suoi principali contenuti normativi . In particolare questo servizio potrà accogliere tutte le persone che intendono avviare specifici percorsi propedeutici al distacco dai familiari previsti dalla Legge 112/2016 e oggetto di finanziamento regionale stabilito dalla DGR Lombardia 6674/2017 che disciplina l’attuazione territoriale della Legge sul Dopo di NOI.
L’inaugurazione di un nuovo servizio – ha concluso Amiotti- dovrebbe rappresentare un punto di arrivo per le politiche sociali di un territorio ma in questo caso siamo di fronte ad un nuovo punto di partenza per le politiche sociali per la disabilità in quanto attraverso questo servizio intendiamo aprire le porte per l’avvio di una nuova stagione di progetti di vita all’insegna della de-istituzionalizzazione da realizzarsi attraverso percorsi personalizzati ed attraverso una nuova architettura del sistema di presa in carico non più centrata sui servizi ma sulla costruzione di un vero e proprio budget di salute e quindi in linea con i contenuti della riforma socio-sanitaria lombarda varata con la Legge Regionale 23/2015. Questa nuova architettura potrà arricchire e innovare l’attuale sistema regionale di presa in carico della disabilità oggi basato sulle singole unità d’offerta di servizio, integrando maggiormente i servizi sociali e socio-sanitari che in Lomellina hanno bisogno di essere potenziati sul fronte della residenzialità .
L’incontro dei rappresentanti istituzionali presso la realtà Anffas COME NOI di Mortara è stato anche l’occasione per un confronto operativo sulla necessità di potenziare la dotazione finanziaria di servizi nati come unità d’offerta sociali ma che nel corso del tempo, a causa dell’invecchiamento dei residenti , hanno progressivamente dovuto sostenere carichi assistenziali sempre più elevati come nel caso della Comunità Alloggio di Mortara La Villa, struttura adiacente al servizio per la vita indipendente impegnata oggi a trasformarsi in comunità socio-sanitaria.
In estrema sintesi, dall’incontro di Mortara si ricava il messaggio che appare possibile promuovere l’innovazione sociale nei servizi per la disabilità attraverso percorsi di de-istituzionalizzazione e costruzione di budget di salute personalizzabili, a partire dal consolidamento di tutti i nodi della rete di servizio realizzata nel corso degli anni. L’obiettivo del sistema deve essere quello di flessibilizzare le risposte ai cittadini per provare a garantire, in presenza delle dovute e necessarie risorse istituzionali, una maggior capacità di risposta ai bisogni dei cittadini.
Il direttore socio-sanitario ATS Dott.ssa Pirola ha sottolineato l’importanza dei finanziamenti in conto capitale stanziati da Regione con le risorse del Fondo Sociale Regionale nel 2015 per l’avvio di progetti innovativi come quello realizzato a Mortara
Il Sindaco Facchinotti ha evidenziato il costante apporto economico dei Comuni a sostegno dei servizi e dei progetti innovativi mentre il consigliere Regionale Pesato ha sottolineato l’importanza di dare concreta attuazione alla riforma socio sanitaria regionale anche attraverso correttivi progettuali suggeriti dalle realtà del terzo settore.
Il consigliere Regionale Silvia Piani ha invece sottolineato l’importanza dell’esperienza Anffas di Mortara sui temi della vita indipendente e del “dopo di noi” confermando che si tratta di un’esperienza conosciuta ed apprezzata in tutta la Lombardia e che sta impegnando le istituzioni a seguirne la riproducibilità anche su altri territori.
Esperienze come questa -ha sottolineato Silvia Piani - ci impegnano a mantenere attiva una comunicazione costante tra il territorio e le istituzioni per far si che le politiche sociali e socio-sanitarie possano apportare adeguate risorse a quelle realtà sussidiarie che promuovono risultati concreti di miglioramento della qualità della vita dei cittadini più in difficoltà
Al termine del momento inaugurale i rappresentanti delle istituzioni sono stati invitati dalla presidente Anffas Nadia Farinelli presso la sede Anffas di Villa Gregotti accolti con un risotto speciale preparato da Mara Lissana insieme agli operatori COME NOI ed ai ragazzi che frequentano Villa Gregotti . Nadia Farinelli ha sottolineato l’importanza del lavoro di rete tra istituzioni e realtà associative e di terzo settore per promuovere il benessere delle persone con disabilità e il sostegno ai loro familiari spiegando il ruolo e le funzioni di Anffas Cooperativa COME NOI e Fondazione Dopo di NOI a supporto dei progetti di vita indipendente per il dopo di NOI.
In particolare Nadia Farinelli ha evidenziato l’importanza di realizzare luoghi di incontro e di inclusione sociale, aperti alla cittadinanza, dove le persone con disabilità possano vivere relazioni e incontri fondamentali per poter essere cittadini fino in fondo; impegnandosi per imparare a gestire le cose di casa più importanti ed anche in attività utili e importanti per la comunità .
La sede Anffas – ha concluso Nadia Farinelli- è oggi una casa perché per i genitori di Anffas il benessere dei figli passa necessariamente dalla possibilità di sentirsi a casa loro. E anche dalla possibilità di vivere a casa loro quando diventano adulti per preparasi a staccarsi dai genitori con la dovuta e necessaria gradualità e non in emergenza. Trent’anni fa molti genitori impegnati in Anffas dovevano recarsi a casa delle altre famiglie per convincere i genitori a far uscire di casa i loro figli. Oggi molti genitori e molte persone con disabilità hanno un luogo in centro a loro disposizione che possono frequentare liberamente per essere informati sui loro diritti e sulle loro opportunità
Ed infine Flavia Vai persona con disabilità ed eletta autorappresentante di tutte le persone con disabilità che frequentano Anffas ha spiegato l’importanza del cambiamento culturale e di atteggiamento verso la disabilità che possono portare direttamente le persone con disabilità autorappresentandosi senza aver necessariamente bisogno di una mediazione genitoriale o professionale.
Si chiama diritto all’autodeterminazione, ha spiegato Flavia VAI, e non è solo una questione culturale ma un diritto a tutti gli effetti e una questione di civiltà …